Queste problematiche, insieme al sempre più pericoloso riscaldamento globale, ci proiettano verso un futuro drammatico a meno di reazioni dell'uomo per migliorare le proprie condizioni di vita.
Di generazione in generazione l'idea largamente diffusa è quella di lontananza dalle condizioni future, non ci sentiamo toccati da quelli che possono essere i risvolti del nostro pianeta, finchè viviamo tranquilli, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Oramai, dati alla mano, non possiamo più permetterci di comportarci così, più si va avanti più le conseguenze aumentano a livello esponenziale: il rapporto sui limiti dello sviluppo commissionato dal Club di Roma deve essere un ammonimento per noi, dato che, già negli anni '70, si riteneva che queste conseguenze riguardassero un futuro molto prossimo al nostro.
Perciò, secondo gli autori del libro, bisogna accettare l'idea di finitezza della Terra e essere consapevoli che sarà necessaria una rivoluzione detta "sostenibile" esattamente come un tempo ci furono quella agricola e quella industriale; non si tratterà di cambiamenti repentini, ma bensì lunghi in cui la consapevolezza dell'obiettivo preposto sarà fondamentale per la riuscita.
Bisogna reagire al più presto, gli effetti rischiano di essere più pesanti tanto più tardi si agirà.
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