mercoledì 27 maggio 2020

LA REAZIONE NELLO ZIBALDONE. STEP#20

"L'egoismo comune cagiona e necessita l'egoismo di ciascuno. Perché quando nessuno fa per te, tu non puoi vivere se non t'adopri tutto per te solo. E quando gli altri ti tolgono quanto possono, e per li loro vantaggi non badano al danno tuo, se vuoi vivere, conviene che tu combatta per te, e contrasti agli altri tutto quello che puoi. Perché di qualunque cosa tu voglia cedere, non devi aspettare né gratitudine né compenso, essendo abolito il commercio de' sacrifizi e liberalità e benefizi scambievoli: anzi se tu cedi un passo gli altri ti cacciano indietro venti passi , adoperandosi ciascuno per se con tutte le sue forze; onde bisogna che ciascuno contrasti agli altri quanto può, e combatta per se fino all'ultimo, e con tutto il potere: essendo necessario che la reazione sia proporzionata all'azione, se ne deve seguire l'effetto, cioè se vuoi vivere. E l'azione essendo eccessiva, dev'esserlo anche la reazione. [...]"
  (2 Gennaio 1821)


Giacomo Leopardi parlando dell'egoismo all'interno dello Zibaldone, spiega come esso sia la "peste della società" poichè è una caratteristica insita in tutti gli uomini. L'egoismo porta gli uomini a danneggiare chiunque altro affinchè ne si tragga vantaggio.
Dunque questo ragionamento porta Leopardi a spiegare la sopravvivenza secondo il meccanismo di azione-reazione: dato che nessun uomo si farebbe scrupoli ad agire contro di noi, è necessario che si impari ad autodifenderci, combattendo solo per noi stessi senza farci scrupoli ,a nostra volta, se il nostro agire danneggia qualcun altro.








Fonte.http://www.leopardi.it/zibaldone3.php

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