giovedì 30 aprile 2020

L'IMPOSSIBILITA' DI REAGIRE AI DOGMI DELLA CHIESA CATTOLICA. STEP#12

Nel corso del Medioevo sono numerosi gli intellettuali, i pensatori e i filosofi costretti a ritrattare le loro tesi a causa dell'influenza del Cristianesimo.
Essere considerati eretici comportava la pena di morte, il rogo invece era il destino dei sospettati di stregoneria.
La presenza del tribunale dell'Inquisizione, tuttavia, non fermò l'avvento di pensieri e dottrine pericolose per la Chiesa Cattolica: Galileo Galilei è l'esempio più famoso di quella categoria di intellettuali che nel formulare le proprie teorie si trovavano a reagire contro i dogmi imprescindibili della fede.


Un altro personaggio importante fu Berengario di Tours, il quale prese parte alla discussione più che secolare sull'Eucarestia.
Berengario, appoggiandosi alle nozioni aristoteliche di sostanza e accidente, ritiene che il pane e il vino siano soltanto simboli di realtà spirituali, negando così la transustanziazione.
Smentire la trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo durante l'Eucarestia, portarono Berengario ad essere condannato varie volte a ritrarre le sue tesi salvo poi riconsiderarle poco dopo.
Le sue affermazioni, oltre che essere eretiche, provocarono molte critiche e accuse nei suoi confronti di reazione contro la "grandezza della potenza divina".
Le numerose condanne contro il filosofo in molti concili successivi lo costrinsero a firmare un atto di fede in cui affermava che:


"Dopo la consacrazione,il pane diventa il vero corpo di Cristo, quel corpo nato dalla Vergine. Il pane ed il vino sull'altare, grazie al mistero della preghiera santa e delle parole 
del nostro Salvatore vengono convertiti in sostanza nel Corpo e Sangue del Signore Gesù Cristo."

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