sabato 4 aprile 2020

REAZIONE DEL POPOLO DURANTE IL RISORGIMENTO. STEP#06

 Per avere più soldati a disposizione Garibaldi promette di distribuire, una volta arrivato in Sicilia, ai capifamiglia contadini siciliani, tutte le terre e i campi prima di proprietà dei ricchi "gentiluomini". Sull'onda dell'entusiasmo per queste promesse, la reazione del popolo contro i proprietari terrieri non si fa attendere: i contadini insorgono violentemente, mossi dalla volontà di liberarsi dal peso dei privilegi e delle ingiustizie sociali, fanno strage dei loro nobili padroni.

"Sciorinarono dal campanile un fazzoletto a tre colori, suonarono le campane a stormo, e cominciarono a gridare in piazza: - Viva la libertà! -
  Come il mare in tempesta. La folla spumeggiava e ondeggiava davanti al casino dei galantuomini, davanti al Municipio, sugli scalini della chiesa: un mare di berrette bianche; le scuri e le falci che luccicavano. Poi irruppe in una stradicciuola.
  - A te prima, barone! che hai fatto nerbare la gente dai tuoi campieri! - Innanzi a tutti gli altri una strega, coi vecchi capelli irti sul capo, armata soltanto delle unghie. - A te, prete del diavolo! che ci hai succhiato l'anima! - A te, ricco epulone, che non puoi scappare nemmeno, tanto sei grasso del sangue del povero! - A te, sbirro! che hai fatto la giustizia solo per chi non aveva niente! - A te, guardaboschi! che hai venduto la tua carne e la carne del prossimo per due tarì al giorno! -
  E il sangue che fumava ed ubbriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! - Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli! -"

("La Libertà" di Giovanni verga. Da le "Novelle Rusticane")

Nessun commento:

Posta un commento